La Voce della Coscienza

L'amarezza d/nella musica oggi

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Fabius94
view post Posted on 7/10/2011, 15:00




Il malcontento comune che ricade sulle arti non è proprio dell'Italia. Sono sempre maggiori, ad esempio, i brani carichi di critiche alla società, critiche al mondo in cui viviamo. Questi brani sono caratterizzati da una texture semplice, priva di qualsiasi artificio e “interesse” musicale. Probabilmente perchè non è suo scopo speculare nel meraviglioso mondo della musica. Ma è necessario contaminare questo mondo al fine di esprimere un malcontento? E prima dei nostri giorni, il malcontento non esisteva, oppure in musica era espresso in altro modo? Credo che esistano molti modi per esprimere quell'amarezza generata dalla situazione attuale, che sembra essere condivisa da gran parte dei “terrestri”. La musica deve continuare quel suo processo di evoluzione intellettuale, deve essere speculata in quel suo meraviglioso mondo, senza farla diventare un misero accompagnamento di persone che la violentano, portandola lentamente ad una morte latente. Io, in quanto musicista e cultore della musica, provo un grande malessere nel vedere come questo mondo, il mio mondo (e non parlo di quello in cui vivo, ma parlo di quello proprio della mia musa) venga deturpato e distrutto da gente che ne fà un misero utilizzo. Essa deve avere la libertà di evolversi, di progredire, di affrontare nuove frontiere, di superare la barriera del commercio, la quale tutti temono! È impossibile per me pensare che tutta la musica moderna si limiti a canzoni della durata di cinque minuti massimo, canzoni di scarsissimo interesse musicale, dove non compare neppure un minimo residuo di intellettualità. Spero che qualcosa possa cambiare nei prossimi anni, facendo aprire così gli occhi all'umanità nei confronti della musica, che è un mondo sempre meno conosciuto (e sul perchè lo sia ce ne è da parlare per ore). Credo sia assurdo che per ascoltare della buona musica devo sentire opere scritte dal 1900 in giù... Sono da considerare un uomo con interessi musicali chiusi? Concludo facendovi ragionare si questo: è più chiuso un uomo che ascolta centinaia di anni di musica (pertanto tardo rinascimento, barocco, classicismo, pre-romanticismo, romanticismo, pos-romanticismo, impressionismo, periodo della dodecafonia e così via fino alla prima metà del 1900) oppure una persona che si limita alle ultime canzoni (massimo 20 anni di musica) trasmesse da MTV? Ecco ragionate su questo, e meditate su chi sia più chiuso mentalmente e su cosa bisognerebbe fare per tenare uno sviluppo in positivo...
 
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Raiden
view post Posted on 7/10/2011, 15:11




adoro il tuo meraviglioso snobbismo comunque ottimo intervento! Credo che comunque la musica debba in questo momento veicolare il malessere della gente. Può essere un grande mezzo di protesta e forse in questo momento più che di un Mozart abbiamo bisogno di un Bob Dylan..
 
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Fabius94
view post Posted on 7/10/2011, 15:18




Tutto dipende dalla visione che si ha nei confronti del fine della musica: analizzando il fine artistico (che è il titolo della rubrica) è sempre meglio un "Mozart". Se invece effettuiamo un'analisi di tipo politico, allora il nostro "Mozart" può ben poco... anche se riesce a far vedere il mondo con occhi diversi (parlando ovviamente di Mozart per intendere tutta la musica colta, sia anche quella scritta da qualche compositore del giorno d'oggi che è costretto a vivere nell'oscurità). E comunque il messaggio da mandare rimane anche nella musica colta. Come dimenticare "l'inno alla gioia" (An die Freude) di Friedrich von Schiller che tratta nella maniera più esplicita possibile di fratellanza universale?? E la musica è tra le migliori mai scritte prima... magari in un'altra discussione si può fare un'analisi veloce e indolore sulla Nona sinfonia di Beethoven... Meravigliosa...
 
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Raiden
view post Posted on 7/10/2011, 15:28




Adesso sarebbe incomprensibile ( e penso lo fosse anche nei tempi che furono) una musica di quel tipo e il messaggio arriverebbe chiaro solo a chi come te è a contatto con quel tipo di musica tutti i giorni. La nostra è una musica he ci fà da sottofondo alla nostra vita,una musica che per essere apprezzata non ha bisogno di un grande sforzo intellettuale. Meglio o peggio,non lo so
 
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Fabius94
view post Posted on 7/10/2011, 15:37




Quindi, come dicevo, dipende dal fine che le attribuiamo!
 
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Raiden
view post Posted on 7/10/2011, 15:48




Certo,come musica da intellettuali è perfetta. comunque penso che diffusa perderebbe il suo fascino di sapere arcano. E poi che te ne faresti del tuo snobbismo?
 
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Justlemonsong
view post Posted on 31/10/2011, 22:40




La musica classica è, appunto, classica. Nel suo classicismo va compresa, amata ed ascoltata. Ma ci sono tanti di quegli artisti moderni che meritano d'essere ascoltati, al di fuori di MTV, che dividere in 2 uniche categorie gli ascoltatori di musica lo trovo un po' fuori luogo. Io ho ascoltato le basi della classica e le basi della musica moderna, tuttavia, sono una persona che vive in un mondo e, essendone protagonista, non rifiuto, anzi elogio la musica contemporanea. Consiglio quindi di ascoltare questo pezzo dei Godspeed you! Black Emperor, gruppo post-rock d'alto spessore, a mio parere. Ovvio che non sono paragonabili ai grandissimi autori classici quali Mozart o il mio amatissimo Bach, ma, secondo me, meritano l'ascolto e sono anche più riusciti di alcuni componimenti di autori classici secondari. Leggete anche il testo, è veramente sorprendente lo scenario in cui ci colloca questo pezzo. I Godspeed You sono 10 musicisti canadesi, comunque, e in media un loro pezzo dura 20 minuti. www.youtube.com/watch?v=-aLjup934Rk
 
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6 replies since 7/10/2011, 15:00   65 views
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